agenzia immobiliare bergamo olivati

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lunedì 24 febbraio 2014

Sta arrivando la #patrimoniale: comprate #case

La casa nel disegno di un bambino
[photo: Filastrocche]
Scherzetto! La prossima patrimoniale non sarà sulla casa come tutti temevano ma sui conti correnti, i depositi e i titoli di Stato. Ora voi direte che io, facendo l'agente immobiliare, sono interessato. Certo che lo sono, per me il mattone è una filosofia di vita oltre che la mia unica fonte di reddito. Proprio per questo sono mesi che cerco di capire il motivo della follia comunicativa del governo precedente, il leggendario Letta - Saccomanni. Come è possibile che il ministro dell'Economia, un banchiere centrale di lungo corso, abbia rivisto per 39 volte (praticamente ogni settimana) la tassa sulla casa, che era ancora l'Imu ma non si poteva chiamare più Imu? Come è possibile che Saccomanni con i suoi bofonchiamenti sconnessi abbia terrorizzato per quasi un anno il mercato immobiliare cambiando le carte in tavola in continuazione, come venisse non dalla Banca d'Italia ma dal banco del gioco delle tre carte? Possibile che i governanti non si rendessero conto che questi annunci ripetuti e contraddittori sulla tassazione immobiliare creavano turbativa di mercato, inducendo la gente a non comprare case?

In realtà nulla in politica accade per caso. Aveva cominciato Monti a spingere verso l'acquisto dei titoli di Stato, dopo lo scoppio della crisi del debito sovrano, con una comunicazione incentrata contro l'immobiliare e la "rendita" (come se la cedola dei BTP non fosse una rendita anch'essa). Letta e il fido Saccomanni hanno solo reso slapstick il messaggio, trasformandolo in una comica di Stanlio e Ollio (anche grazie alla rassomiglianza fisica con i due grandi comici americani).

In realtà, dietro il marketing dei BTP c'era dell'altro. Lo si è capito quando Graziano Delrio, il nuovo sottosegretario del nuovo governo Renzi, durante il programma "In mezz'ora" (Rai 3, domenica 23 fabbraio) si è lasciato sfuggire un'ammissione assai imprudente, dato che il nuovo gabinetto non aveva ancora ricevuto la fiducia del parlamento: non tasseremo l'immobiliare più di ora, ma stiamo pensando di tassare i titoli di Stato. La terribile frasetta è stata smentita dalla Presidenza del Consiglio, ma ormai la frittata era fatta: "voce dal sen fuggita più richiamar non vale".

Quindi ecco spiegato l'arcano del perché Saccomanni faceva "il pazzo" sull'Imu cambiandole in continuazione il nome: per distogliervi dal mercato della casa e farvi restare liquidi o investire in Bot e BTP, onde poi tosarvi con una patrimoniale mobiliare che dal governo Letta passa in eredità al gabinetto guidato dal Putto Fiorentino. La casa infatti non si può spremere più di tanto, in quanto asset illiquido (bene immobile, appunto) lento da trasformare in danaro contante: se tu strizzi il mattone ma il proprietario non ha liquidità la tua tassazione resta sulla carta, mentre se vai a prendere i conti correnti o i titoli di Stato prelevi il denaro alla fonte e chi s'è visto s'è visto (ricordate la patrimoniale sui conti correnti fatta da Amato nel 1992?). Forse qualcuno sta pensando di sovratassare i mitici "grandi patrimoni fondiari" con una specie di imposta di solidarietà, ma la cosa non riguarda noi very normal people col mutuo da pagare.

Quindi amici cari non fatevi fregare dalla cortina fumogena governativa e comprate case da abitare o
da mettere a reddito (il classico bilocale arredato da dare in affitto va benissimo), approfittando dei prezzi al minimo storico. In questo modo non solo salverete capitale e rendita dalla patrimoniale mobiliare in arrivo, ma assolverete anche la funzione sociale di dare un tetto sulla testa a chi non è in grado di comprarlo. Con buona pace dei cretini che si scagliano contro la "rendita improduttiva", senza capire tra l'altro che la rendita, come qualsiasi movimentazione di denaro, è produttiva in quanto fa girare l'economia.

Giuliano Olivati