agenzia immobiliare bergamo olivati

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venerdì 21 maggio 2021

#Bergamo e oltre: Tutto quello che avreste voluto sapere sui venditori di #case, ma non avete avuto mai il coraggio di chiedere

casa vendita bergamo prezzo di mercato
Ogni casa ha il suo fascino, e ogni fascino ha il suo prezzo...

Ci sono 3 tipi di venditori di case in questo mercato, e 2 sono da evitare (per il loro stesso bene)

Mediamente a Bergamo (e nel resto d'Italia) una casa viene venduta all' 85% del suo prezzo iniziale o (come dicono gli americani) "asking price". Sconto medio del 15% sulla prima richiesta del venditore. Ma questo non avviene sempre, non si tratta di un destino ineluttabile o di un uso commerciale astuto, per cui carico un po' il prezzo per poterlo trattare poi. 

Questa usanza in realtà rallenta il mercato, ingolfa i listini delle agenzie immobiliari e allunga la vendita della casa, tanto che fai prima a fare un bambino nei canonici 9 mesi. Questo succede perché l'offerta immobiliare è falsata e congestionata dai non-venditori.

Indipendentemente dalle condizioni del mercato immobiliare, ci sono 3 tipi di venditori di case:
  1. venditori motivati, che sono attivamente alla ricerca di un acquirente per la loro casa
  2. venditori a bassa motivazione, che vorrebbero che qualcuno comprasse la loro casa
  3. venditori futuri, che stanno testando il mercato e non venderanno la loro casa in questo momento
Anche gli agenti immobiliari fanno fatica a distinguere queste tre tipologie di proprietario-venditore, quindi cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Questa riflessione sarà istruttiva per gli acquirenti che si affacciano al mercato della casa, ma è altrettanto importante per i venditori potenziali, in modo che sappiano che tipo di venditore dovrebbero essere...se vogliono vendere.

1) Venditore motivato

Che sia alto o basso, con prezzi che vanno su o giù, in ripresa o stagnazione di vendite, il mercato è sempre un mercato del venditore. E' il proprietario che determina la vendita del suo immobile, se riesce a prezzarlo secondo il giusto valore di mercato. Le case si vendono per una cosa sola: il prezzo (Cit. Mike Ferry). Se la casa non si vende, significa che è proposta ad un prezzo fuori mercato. E' matematico: casa invenduta=casa sovrapprezzata, ovvero "quando il prezzo scende, la casa si vende".

Il venditore motivato prezzerà quindi la sua casa "per venderla" e non per cincischiare. Attenzione, vendere e non svendere! Il proprietario dal suo punto di vista fa benissimo a cercare di prezzare al massimo del mercato, ma, appunto, se sbaglia e va oltre quel massimo, non venderà. Perché il proprietario non vuole svendere, ma l'acquirente non vuole strapagare. Ecco perché ci vuole un agente immobiliare, che è un mediatore professionale di case, a metterli d'accordo!

3) Venditore futuro

Questo proprietario di casa si prepara a muoversi per la vendita, ma non ha nessuna fretta. Non conosce il mercato immobiliare e le sue leggi e, per dirla tutta, non ha ancora realmente deciso di vendere. Il suo mantra è "se non mi danno i soldi che vorrei prendere [indicare una cifra sempre molto sopra il valore di mercato dell'immobile] la casa me la tengo": e infatti se la tiene in quanto non riuscirà mai a venderla con quella richiesta. E nemmeno tratterà il prezzo in corso d'opera per allinearsi al mercato, perché la cosa che gli manca è la reale volontà di vendere. 

E' il tipo di proprietario che cambia 3 agenti immobiliari prima di arrivare alla decisione reale di vendere e prezzare la casa correttamente, il che significa che 2 agenti immobiliari hanno perso tempo e denaro (pubblicità, telefonate, colloqui, appuntamenti) del tutto inutilmente. 

Ecco perché "nella vita conviene essere il primo figlio, la seconda moglie e il terzo agente immobiliare" (Mike Ferry).

Di solito queste case non vengono nemmeno viste dagli acquirenti nelle loro ricerche sul web, perché hanno una richiesta più alta del budget che impostano come parametro massimo nei motori di ricerca dei portali. Se comunque un acquirente si imbatte in una di queste case fuori prezzo in una ricerca online, la elimina immediatamente in quanto attraverso internet ha sotto mano la situazione di tutte le case comparabili in vendita in quella zona, e non perde tempo con gli immobili fuori mercato. Questo è il motivo per cui internet ha cambiato il processo di vendita delle case.

Supponiamo ora che l'acquirente si imbatta in una casa fuori prezzo attraverso canali offline come cartelli, telemarketing dell'agenzia immobiliare, passa-parola: qui siamo ad un paradosso. Se infatti visita la casa e gli piace, comunque non può comprarla. 

Perché? Perché il venditore non è pronto a scendere di prezzo fino ad allinearsi ai valori di mercato, che l'acquirente conosce benissimo già dalla sua ricerca sul web. Se poi chi compra deve fare un mutuo, ci penserà il perito della banca a disilluderlo, perché oggi difficilmente un istituto di credito finanzia acquisti fuori mercato. Naturalmente, se l'acquirente ha denaro liquido disponibile sui suoi conti e depositi potrà comprare la casa. 

Ma quanti compratori super-liquidi e disposti a pagare un immobile più del suo valore di mercato si trovano in giro? Saremo mica a caccia del mitologico "amatore"?!? [ilarità generale]

2) Venditore a bassa motivazione

Questo tipo di venditore di casa ha iniziato a fare sul serio. Forse ha cercato di vendere "da privato" e sta interpellando vari agenti immobiliari, o ha già pubblicato qualche annuncio sul web con "un amico" (gli agenti immobiliari abusivi, fateci caso, sono tutti "un amico", mentre gli agenti immobiliari veri hanno un rapporto professionale con i clienti).

Indipendentemente da ciò, questo venditore non ha parlato con un esperto del mercato immobiliare o non è pronto ad ascoltare ciò che il mercato "sta dicendo" sulla sua casa.

I venditori a bassa motivazione sono molto simili ai venditori futuri: la loro casa non è veramente disponibile. Il proprietario rimane attaccato all'immobile invece di vederlo come un prodotto sul mercato, che ha bisogno di essere venduto.

Altra situazione molto simile a quella del venditore futuro: i clienti che hanno il budget giusto non vedranno la casa sul web in quanto sovrapprezzata, la vedranno clienti che offrono di più ma chiedono di più in termini di location, stile, finiture, risparmio energetico ecc...inoltre, pure in questo caso, quand'anche riesca a visitare fisicamente la casa l'acquirente non riuscirà se non raramente a chiudere la trattativa, che magari si incaglierà su un piccolo differenziale di poche mila euro, perché alla base c'è la bassa motivazione a vendere del proprietario. Morale della favola: anche qui, una colossale perdita di tempo e/o denaro da parte di tutti (proprietario, acquirente e agente immobiliare) senza cavare un ragno dal buco.

La massiccia presenza sul mercato di venditori futuri e venditori a bassa motivazione spiega perché il prezzo iniziale richiesto vari in modo notevole rispetto al prezzo finale di vendita della casa "media". Solo perché ci sono un sacco di case sul mercato, questo non significa che vi siano un sacco di case al corretto prezzo di mercato; anzi tutt'altro, perché quando le case sono prezzate "giuste" si vendono, e non ingolfano per mesi o anni i listini delle agenzie immobiliari.

A questo punto la domanda che si deve porre il venditore motivato è: come devo distinguere dalla media il mio immobile sul mercato per arrivare alla vendita? Se tanti traccheggiano e cincischiano, cosa devo fare io per andare al sodo?

Risposta semplice: solo le case proposte ad un prezzo corretto chiudono la vendita. Indipendentemente dalle condizioni di mercato, il venditore può prezzare la sua casa in modo da determinarne la vendita al più alto valore corrente (e sottolineo corrente).

Le case dei venditori motivati saranno sempre tra i primi risultati su internet nelle ricerche con un budget predefinito. La maggior parte degli acquirenti imposta una fascia di prezzo per restringere le scelte, e non dovrebbe sorprendere che le case migliori a parità di prezzo si vendano prima.

La ricetta per vendere è semplice: affidarsi ad un agente immobiliare che spieghi al cliente la logica della compravendita immobiliare e non abbia paura di perdere un immobile da vendere, se questo è proposto da un venditore futuro o un venditore a bassa motivazione. Il problema infatti non è mai l'immobile in sé ma il prezzo, e il prezzo dipende dal proprietario-venditore.

Quindi, come predica Mike Ferry (attempato guru americano della formazione real estate), non sei tu proprietario a scegliere me agente immobiliare, ma è vero il contrario. E l'agente immobiliare deve concentrarsi sugli immobili vendibili, a prezzo, lasciando perdere quelli che per la richiesta economica avanzata dal proprietario sono "mission impossible".

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